Friday, February 08, 2019

Dietland

Chi si nasconde dietro al collettivo sanguinario Jennifer? Che cosa sta succedendo alle donne americane? Perche' veniamo accettate solo se il nostro aspetto esteriore risponde a determinati canoni, e quanto siamo disposte a pagare per raggiungere gli standard da copertina?

Come siamo giunte alla totale sottomissione ad un modello patriarcale che ci umilia, sfrutta, violenta?

Tanti i paradossi mostrati da questa serie TV, che ci vomita in faccia una pletora di modelli stereotipici: la donna grassa/insicura/fallita; la donna di mezza  eta' in forma strepitosa/ potente/ elegante/ sexy/ senza scrupoli/ [patriarcale]. Gli uomini abbietti, rozzi, misogini, dozzinali, violenti. Trucidati in modi insoliti insieme alla pornostar rea di aver portato una cultura dello stupro nella societa'.
La societa' patriarcale che violenta e sfrutta la donna, la madre terra, che tutto si concede per il potere ed il proprio piacere. Le donne di Dietland non ne possono piu': delle diete, delle creme, del botox e delle cerette, dei tacchi e dei corsetti. Di compiacere e stare zitte.

Rispondono a violenza con violenza efferata, ma chirurgica. Perche' Jennifer uccide il violentatore seriale, colui che ha abusato delle bambine e delle donne: "I am a rapist, I deserve to die".

E le donne di Dietland stanno dalla parte di Jennifer, che risveglia le loro coscienze al grido di "Screw the patriarchy in the a**". La protagonista Plum, all'inizio tentenna - il suo unico desiderio e' il fisico perfetto che la faccia entrare in un fantastico vestito rosso. Ma poi trova il sostegno che la portera' in un viaggio dentro di se', dentro un femminismo che "sfocera' nel tentativo di distruzione e ricostruzione di quella [parte di] societa' [patriarcale] le cui regole sono state scritte ed accettate (a volte con poca consapevolezza) anche dalle donne (R. Persichella)".






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