Si riparte. Stavolta non ho dovuto saltare sulla valigia per riuscire a chiuderla, meglio così. Almeno l'omino che lavora all'aeroporto di Trieste non dovrà compatire questa ragazza che con gli occhi ancora appiccicati dal sonno gli spiega il bisogno ESSENZIALE di portarsi dietro montagne di roba..."sa, io VIVO al Cairo"...
Mi sembra che il mio cervello sia composto da due compartimenti stagni. Due "Chiare" se volete vederla così... la friulana, attaccata al fogolâr e la viaggiatrice che si nutre di nuove sfide.
Caparezza mi direbbe:"Non ti rendi conto che diventi schizofrenica?"
1 comment:
Fuga.. sì anch'io credo di essere scappata. Non da qualcosa ma alla ricerca di qualcosa. E ammetto che nel viaggio, nell'allontanarmi dalle comodità di casa, nel dovermi arrangiare da sola, ho trovato molto. Prima di tutto la forza in me stessa. E poi le diverse sfumature dell'uomo. No, non credo sia una fuga dalla responsabilità, ma una ricerca che è quasi un dovere morale di ogni essere umano. Io non credo che tutti debbano rispondere a tale dovere lasciando il proprio paese, ma che tutti debbano tendere a migliorarsi ed a fare uno sforzo per rendere migliore il mondo che li circonda. Noi abbiamo scelto di partire. E io non mi sono pentita di questa scelta ... grazie mille per aver lasciato questo bel commento sul mio blog. Mandi!!!
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