Mica pizza e mandolino ...

Siamo stati il sassolino che ha fatto pendere la bilancia elettorale italiana a sinistra. Un soffio, certo, ma decisamente rilevante. Perche' noi italiani all'estero abbiamo un punto di vista privilegiato: vediamo la proiezione dell'Italia nel resto del mondo. E molto spesso subiamo sulla nostra pelle le conseguenze degli atti inconsulti compiuti nel nostro Paese o dai nostri rappresentanti. Noi siamo la cassa di risonanza; Berlusconi ai nostri occhi ha costituito il "detonatore di stereotipi", come l'ha definito Severgnini, che molto spesso ha ridicolizzato noi cittadini italiani agli occhi del mondo. Anch'io mi sono sentita dire come siamo "bravi a far festa, a mangiare pizza e spaghetti e a giocare a calcio, spiritosi e giocherelloni". Raramente presi sul serio. Spesso ridicolizzati. Gli italiani all'estero ne hanno avuto abbastanza. Io in questi giorni mi sono vista passare sotto al naso, con sorrisi piu' o meno ironici, la copertina dell'ultimo numero dell'Economist: Basta: it's time for Italy to sack Berlusconi. E anch'io ho votato e rispedito di gran lena le mie schede elettorali alla volta del consolato italiano.