Tuesday, April 29, 2008

Mamma mia.. just not possible to comment




"ASTONISHINGLY, il Cavaliere is back." The Economist
"Italia volvio a votar por Berlusconi" Pàgina/12
"Au secours, Berlusconi revient!" Libération
"Berlusconi says illigal immigrants are the army of evil" Telegraph
(....)

In the picture above, a bookshop in Copenhagen, Denmark. April 2008.




9 comments:

Chiara said...

Lo so, avreste voluto più commenti sul risultato delle elezioni. Impressioni, analisi, emozioni, speranze... ho lasciato passare del tempo, ero così sorpresa, da non sapere che cosa avrei potuto scrivere. Poi ho trascorso dieci giorni in Scandinavia, senza quasi incorciare un Italiano. E tutti, ripeto TUTTI coloro con cui ho parlato, fossero essi danesi, svedesi, norvegesi o finlandesi, mi hanno rivolto la stessa domanda:"why him?". Perchè lui? Non capivano, volevano sapere perchè gli Italiani avessero nuovamente, inesorabilmente votato per Berlusconi. Io ho addotto mille motivi,la voglia di cambiamento, la voglia di maggiore sicurezza, la corruzione, il supporto della Lega Nord, ma non so se li ho convinti. Credo di non aver convinto neppure me stessa. Voi che ne pensate??

Mia said...

E' davvero incredibile. Lavoro a Milano. Nel mio ufficio di milanesi ce ne sono. E dopo i risultati delle elezioni la fierezza nei loro volti per aver votato Lega li rendeva tronfi e soddisfatti. Mah...Io quest'anno per la prima volta nella mia vita mi sono astenuta. Nel senso che proprio non sono andata a votare.Va bene che per me è un anno di disullusioni e dissentimenti, ma scegliere tra chi, dopo tutto?Nella banalità dell'osservazione che sto per fare, vale a dire che votare sempre gli stessi personaggi, sia a destra che a sinistra, non ha dato finora una svolta al paese, c'è la risposta. E non andare a votare, per una come me, è stata una scelta pensata e voluta.E in qualche modo anche traumatica.
Perché lui? Spiegazioni ci saranno, forse altrettanto naif , da non convincere persone come te, Chiara o come chi pensa o pensa troppo e cerca i significati profondi delle cose, introvabili, infine, nella banalità della verità.

Anonymous said...

"Spesso la saggezza è più vicina quando ci chiniamo che quando c'innalziamo in volo."
William Wordsworth

Emigrapensieri said...

Quanti pensieri!
E come fanno a non passarti per la testa quando osservi il risultato.
Penso che l'Italia non abbia votato lui come persona, almeno mi auguro, ma quello che lui rappresenta,: "L’illusione del cambiamento".
Come si fa a non credere a un uomo che ha capito il potere della comunicazione, e non fa fatica a usufruirne a piacimento avendo in mano il 90% dei mezzi di comunicazione italiani.
Purtroppo la gente preferisce credere in qualcosa piuttosto che rimboccarsi le maniche e guadagnarsi il futuro!
La cosa che mi fa più paura non è lui ma l'ignoranza dilagante! E anche questa volta molti hanno avuto modo di esprimerla.

Anonymous said...

Tratto da De la démocratie en Amerique di Alexis De Tocqueville, 1840:

«Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro.

In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso.

Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.

In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri.. .

Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso.

Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto.

Che garantisca l'ordine anzitutto!

Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla.

Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo».

Chiara said...

Ve lo ricordate il partito dell'Uomo Qualunque? Diceva il suo fondatore, Guglielmo Giannini, negli anni '40: "basta con i politici: fetenti, fetentoni, fregnoni, carogne (..) ci basta un buon amministratore, ed un buon ragioniere, in questo immondo brulicare di politica verminaia". L'esperessione rende bene, ed è tuttora attuale. Eppure allora, si era appena nel secondo dopoguerra. Giannini aveva dato voce, nel modo più diretto possibile, a quel coacervo di frustrazioni, risentimenti, stanchezza che agitava l’animo di una popolazione che desiderava solo una ripresa di vita normale. Frustrazione del popolo, sfiancato e stanco. Così confuso, disorientato e confuso, da voler solo vivere tranquillo. Un Tricarico dell'epoca, il cui solo ardente desiderio è "che nessuno gli rompa le scatole".

Wikipedia c'insegna che il termine qualunquismo, poi rimasto nel lessico politico con evidente accezione negativa, definisce atteggiamenti di sfiducia nelle istituzioni democratiche, di diffidenza e ostilità nei confronti della politica e del sistema dei partiti, di insensibilità agli interessi generali, che si traducono in opinioni semplicistiche e sostanzialmente conservatrici sui problemi dello stato e del governo. In verità il movimento era tutt'altro che disinteressato ed insensibile alla vita politica del Paese, ma piuttosto sfiduciato dal sistema partitocratico e dallo scarso interesse che la politica mostrava verso i reali problemi della gente, dell'uomo qualunque appunto.

Anonymous said...

Spero rimanga una discussione civile e ci terrei, anche dopo questo commento:
IO ho votato a dx e lo rifarei domani.
L'ho fatto per un motivo precisissimo.
In Italia qualcosa, forse tutto, è da cambiare. Non sono, come accennava qualcuno sopra, illusa che Berlusconi possa apportare dei cambiamenti significativi.
Quello che posso dire per certo è che mi dà più concretezza e più fiducia di Veltroni e della sua compagnia.
E se alla fine di tutto deluderà anche questa destra, tanto meglio...alla fin fine per cambiare sta Italia tanto amata eppur tanto odiata deve insorgere la massa...cioè noi! Ma a quanto pare, se non siamo sicuri di portare a casa una giusta ricompensa in termini di denaro, chi ce lo fa fare di alzare la voce ed impugnare i bastoni???!!! ( in senso figurato, ovvio).
Io credo che gli italiani siano stanchi del buonismo, aiuti di qua, aiuti di là, poverini questi, poverini quelli, ha stuprato ma va rinserito in società, ha amazzato ma non abbiamo le prove per arrestarlo....
Serve un movimento forte e "cattivo", permettetemi questo termine.
Questo spiegherebbe com'è che la Lega ha avuto tutto questo consenso alle ultime lezioni.
Comcludendo , che il governo attuale faccia bene o faccia male ( e sappiamo già tutti la risposta, ma sarebbe uguale dall'altra parte, credetemi!!!) l'importante è che faccia qualcosa che porti un grande cambiamento, positivo o negativo che sia.
Positivo...bene tutti contenti...negativo...chissà che sia la volta buona che il popolo si alzi in piedi e dica la sua battendo i pugni sul tavolo!
La detra ha vinto in Italia e tutti gridano al caso "storico"! BENE....speriamo che anche il caso storico deludi ( e lo dico con l'amaro in bocca): a sx per ovvi motivi , a dx per illusioni che si infrangono!
Ormai il nostro bel Paese non è altro che una grande partita di pallone, che vincano i bianchi o vincano i rossi, se non c'è tifo che supporta le squadre...che giocano a fa? Troveranno un modo per riportarci allo stadio io credo.
Quindi o nessuno al voto, e dico nessuno! O tutti al voto, ma dalla stessa parte, la nostra...che attualmente non è rappresentata!

Ciao a tutti e grazie per avermi permesso un mio piccolo sfogo)


Laura

Chiara said...

Ringrazio Laura per il suo commento. Senza dubbio questo deve restare un blog "civile"; io esprimo le mie opinioni, che in questo caso sono effettivamente piuttosto evidenti. Le mie opinioni nascono dalle mie esprienze ed osservazioni, che sono necessariamente diverse da quelle degli altri. Io non avrei votato Berlusconi, ho i miei motivi. Chi l'ha fatto, come Laura, ha i propri. Per quanto mi riguarda, forse è il momento che in Italia si vada al di là della chiacchiera e si cominci davvero a creare una coscienza civile che tenda al bene comune. Che le persone siano meno egoiste e che pensino all'effetto che ogni loro azione ha sugli altri e sull'ambiente. Che la gente si fermi sulle strisce per far passare i pedoni, che faccia la raccolta differenziata, che paghi le tasse, che non sprechi l'acqua e l'elettricità, che non sporchi i luoghi comuni e condivisi ... se noi Italiani avessimo una coscienza civile e ci liberassimo dal "mito del furbo" che ruba e ottiene tutto con il minimo sforzo anche a danno degli altri "tanto chissenefrega?" allora davvero il nostro popolo sarebbe forte e coeso e non ci sarebbe bisogno di mandare la monnezza in Germania o di tenere i fucili caldi ...l'Italia non la cambieranno nè Berlusconi nè Veltroni. La dobbiamo cambiare (in meglio) tutti noi.

Chiara said...

Il culto della personalità è uno spettacolo quotidiano, a volte ridicolo, spesso affliggente.

G. Bocca