Friday, July 17, 2009

Madonna e lo Sticky & Sweet tour a Udine

Lo Sticky & Sweet tour di Madonna è come una matrioska. Al suo interno, contiene almeno quattro spettacoli diversi, attraverso i quali lei sapientemente conduce il pubblico adorante, sudato, spaesato e ipnotizzato.

La prima parte dello spettacolo è un tuffo nella pacchianeria del musical americano, ma mixa sapientemente brani veloci, che scaldano il pubblico ed i muscoli di Madonna e del suo nutrito staff di ballerini. E proprio questo mix proietta lo spettatore verso la parte anni Ottanta, in cui le note di Into the Groove vengono accompagnate sui maxi-schermi dalle immagini stilizzate e colorate di Keith Haring. Nota di colore, ma anche di cultura nella sezione sucessiva dello spettacolo, un tripudio di musiche pseudo-balcaniche, confuse con l'anima "latina" di Madonna che intona Spanish Lesson e La Isla Bonita accompagnata da musiche gitane e immagini che illustrano la lunga marcia del popolo Rom dall'India all'Europa, la loro bandiera, i loro colori. Si capisce la fascinazione della cantante per la cultura Rom, già evidente anche nel film da lei girato come regista, Filth and Wisdom. Decisamente la mia parte preferita dello spettacolo, che si conclude con le struggenti immagini del funerale di Eva Peron, tratte dal musical Evita. A Udine Madonna a questo punto si è commossa, parlando del tragico incidente in cui due operai che stavano montando il palcoscenico per il suo prossimo spettacolo a Marsiglia hanno perso la vita. A loro ed all'amico Michael Jackson, è stato dedicato lo spettacolo allo Stadio Friuli di ieri sera. Spettacolo che si conclude con un'altra sezione movimentata nella scelta musicale e che bombarda il pubblico con immagini di attualità (dai leader mondiali ai bambini africani passando per Michael Moore) chiaro segno di un'informazione distorta e "al dettaglio", consumata e in fretta digerita. Il messaggio non è chiaro, ma sicuramente nessuno tra il pubblico ricorderà, alla fine del concerto, queste immagini troppo forti, troppo veloci, troppo fuori luogo.

Decisamente degne di nota: la versione pseudo-punk di Dress you up e la magia di Devil wouldn't recognize you, cantata indossando un lungo mantello, sopra un pianoforte posto all'interno di un cilindro illuminato da gocce di luce.

1 comment:

Anemone Viola said...

Dev'essere stato davvero uno spettacolo coinvolgente.
Buona giornata!