Chi è Corradi?

In fila all'aeroporto di Ronchi dei Legionari, cerco di non farmi fregare il posto da una schiera di giovani ed irruenti calciatori napoletani. Ad un certo punto, vengo abbagliata da una serie di flash e dalle urla della piccola folla raccolta al limitare dei controlli di sicurezza. "Corradi! Una foto!". Un giovane alto, moro, dagli occhi piccoli e l'aria imbronciata appoggia la sua valigetta Louis Vuitton e posa con sguardo assente.
Lo guardo, e rifletto. Non ho la più pallida idea di chi sia Corradi. Poi mi giunge un bisbiglio "è un giocatore dell'Udinese". Un uomo con un bambino accanto mi scalza e riesce a posizionarsi in fila proprio davanti a Corradi. Io vengo costretta dalla sicurezza a togliermi gli stivali e perdo di vista il calciatore, che ritroverò poi sull'aereo.

E nei 50 minuti di volo, mentre sgranocchio i salatini dell'Alitalia, rifletto sul significato della "fama", su quanto Corradi non fosse nessuno per me e sugli sguardi lanciati di sottecchi dai miei compagni di viaggio. Su come il "famoso" attragga, sempre. Soprattutto se è uno sportivo, o un personaggio televisivo. Poco tempo fa ho viaggiato accanto al professor Umberto Veronesi e a Veltroni, passati quasi inosservati tra la folla. Corradi e Patrizia Pellegrino, soubrette (concedetemelo) sfiorita, invece sono i personaggi su cui ho notato maggiore curiosità,quasi morbosa. E dire che io manco sapevo chi fossero.