Sunday, September 26, 2010

La frustrazione dell'essere un numero

Apprendo con orrore la notizia degli sventurati che venerdì sera hanno impiegato 14 ore per arrivare da Roma a Trieste. I voli serali su quella tratta sono due. Io ero sull'altro. Arrivato con ampio ritardo, ma atterrato. Gli sventurati passeggeri del volo sfortunato hanno peregrinato per i cieli del Nord Est finchè son giunti a Verona, dove sono stati abbandonati al loro destino fino al mattino, quando un bus li ha recuperati per condurli alla destinazione finale.
Prendo abbastanza spesso quei voli, e dall'esperienza direi che il 98% delle volte ho subito ritardi, anche notevoli. Anche stasera, l'aereo che da Trieste doveva portarmi a Roma ha avuto la sua ora e mezza di ritardo dovuta, a dire del pilota, ad un cambio di aeromobile suggerito dal personale addetto alla manutenzione presso lo scalo di Fiumicino, da cui l'aereo doveva partire.
E' frustrante essere un numero tra tanti, mettere a dura prova la propria pazienza, ma soprattutto subire senza poter dire nè fare nulla. Pur essendo clienti e non beneficiari di servizi gratuti. Il biglietto aereo si paga caro, soprattutto in una tratta dove vige il monopolio assoluto di Alitalia, che non dà altre opzioni ai friulani o ai turisti che vogliono visitare il Friuli.
Dice uno spot turistico della Regione: "Easy to reach, hard to forget". Io lo cambierei con "Very hard to reach, but also hard to forget" ...

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