Sunday, November 28, 2010

The social network

"You're not an asshole, Mark. You're just trying so hard to be."

Ammetto di non aver amato particolarmente i film di David Fincher che ho visto finora. "Seven" mi fa ancora venire i brividi, "Il curoso caso di Banjamin Button" l'ho addirittura lasciato a metà. Però adoro il video di "Bad girl" di Madonna, sempre diretto da Fincher, così come mi è piaciuto molto "The social network", la storia di come Mark Zuckerberg ha, semplicemente, fondato Facebook. E scusate se è poco aver avuto un'intuizione così precisa sul meccanismo perverso che ha fatto sì che parte della nostra vita reale venisse trasposta nel mondo virtuale, con una semplicità sconcertante che tutti noi viviamo con naturalezza: ci inviatiamo agli eventi su Facebook, diventiamo amici di coloro che conosciamo a tali eventi su Facebook. Speriamo di rimorchiare su Facebook, facciamo sapere al mondo cosa facciamo, pensiamo, amiamo.

Il film sottende tutto ciò, ma il suo filo conduttore è la serie di processi che Mark, tipico nerd paradossalmente poco inserito nel mondo e nella società, deve affrontare. Perchè l'idea vale milioni di dollari e nessuno è disposto a perdeci in un affare del genere. Neppure Mark stesso, che apparentemente non è così interessato al denaro, quanto agli algoritmi matematici indispensabili per programmare.

Decisamente da vedere.

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