Due cose mi hanno colpito della sezione dedicata al grande artista norvegese: Munch e lo spirito del Nord di Villa Manin, a Passariano. Le sue frasi, incisive, profonde, altamente poetiche.
"Vogliamo più che una mera fotografia della natura. Non vogliamo appendere i nostri quadri sui muri dei salotti.Vogliamo mettere le basi di un'arte che dia qualcosa all'umanità. Un'arte che ferma, che coinvolge. Un'arte che arriva dalle profondità più remote del cuore". E ancora: "In diversi momenti, le cose si vedono in maniera diversa. Al mattino, si vedono in modo diverso rispetto alla sera. E il modo in cui le cose si vedono dipende anche dallo stato emozionale del momento. Ed è per questo che lo stesso soggetto può essere visto in tanti modi diversi: questo è ciò che rende l'arte interessante."
I suoi disegni, incisivi, profondi ed altamente poetici. Dove le famiglie in lutto, le bambine morenti e le coppie innamorate vengono sempre tratteggiate in bianco e nero, e i cui occhi vengono raramente rappresentati. Gli occhi, lo specchio dell'anima.
"When I paint, I never think of selling. People simply fail to understand that we paint in order to experiment and to develop ourselves as we strive for greater heights."
(Nell'immagine, Madonna, di E. Munch. Il quadro che più mi ha colpito alla mostra).
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