Tuesday, March 01, 2011

Emergenza immigrati magrebini

Oggi. Conference call con diversi colleghi internazionali provenienti da Sudan, Belgio, Oanda, Danimarca, Spagna, Svezia, US, UK per discutere dell'attuale emergenza in Medio Oriente. Giro di tavolo sulla domanda: "What's the reaction of your government to the situation?" Arriva il mio turno e prima che io inizi a parlare ... "ah aha!! So you guys are not friends of Gheddafi any longer, uh?". Ora. Ditemi come posso rappresentare 'sto Paese. Ho detto la verità. Che in fondo qui interessa il riflesso sull'Italia di quello che succede in Medio Oriente. Gli immigrati, l'Unicredit e l'ENI. Che non abbiamo una lira da stanziare (la Danimarca si vantava dei milioni di corone stanziati dal proprio governo), ma abbiamo stanziato 15milioni di euro e mobilitato l'esercito, pronti a respingere, con tutte le nostre forze, la terribile orda di magrebini che assalirà le nostre coste ... milioni di persone? Finora ne è arrivato qualche migliaio, cosa non trascurabile, certo, ma per riportare le parole della Boldrini in Senato: "In Italia pressione non superiore ad altri Paesi, abbassare i toni". E ancora Linkiesta riporta: «Dalla Libia sono intorno allo zero - spiegano da Amnesty International - le persone stanno scappando a piedi verso il confine con Tunisia ed Egitto». Per ora i dati ufficiali dell’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati, confermati dal ministero dell'Interno, contano 6.200 arrivi totali dal 16 gennaio ad oggi (tutti indagati per immigrazione clandestina secondo Repubblica). Migranti in arrivo dalla vicina Tunisia, 4.500 concentrati in pochi giorni a metà febbraio. Il cattivo tempo dell'ultima settimana ha fermato completamente l'attraversata del Canale di Sicilia: dal 23 febbraio ad oggi nessuna barca è attraccata nel porto dell'isola di Lampedusa.

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