Monday, February 06, 2012

6 febbraio

E' il 6 febbraio. Da ragazzina ricordavo questa data perché era il compleanno di Axl Rose. 
Quest'anno voglio ricordare invece tutte le donne che subiscono la mutilazione degli organi genitali, pratica brutale, al di là del rispetto che si può avere per usanze e tradizioni locali, in virtù della giornata mondiale a loro dedicata. 
Ricordo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato 4 diverse tipologie di mutilazioni genitali femminili (in inglese FGM), che includono l'asportazione di clitoride, piccole e grandi labbra con suture che impediscono i rapporti sessuali o li rendono estremamente dolorosi. Non parliamo poi delle conseguenze fisiche e psicologiche dovute a tali prassi, che vanno dalle infezioni alla considerazione che le donne siano "sporche" finché non viene loro imposta una qualche forma di mutilazione genitale.

Parliamo di una stima di 140 milioni di donne al mondo, vittime di questa pratica. Diverse organizzazioni internazionali si stanno mobilitando per sensibilizzare l'opinione pubblica in Paesi come il nostro e bloccare la pratica nei luoghi in cui è maggiormente diffusa. In Italia è da anni che personalità come Emma Bonino ne parlano, ma siamo ancora molto lontani dall'obiettivo di debellarla totalmente. 

Se continuiamo a parlare di donne, è perché ancora molto dev'essere fatto per superare la dicotomia manichea "sesso forte" e "sesso debole". Nel nostro Paese si stima che siano 8.000 le bambine a rischio di mutilazione genitale, uno dei tantissimi problemi che passano in sordina mentre l'Italia disquisisce sui cm di neve caduti a Roma e le loro implicazioni sulla politica local/nazionale. 

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