Saturday, November 03, 2012

Guttuso. Sono andata a vedere la mostra organizzata al Vittoriano a Roma principalmente perchè era il pittore preferito di mio papà. In casa ho una copia della celebre Crocefissione, e cercavo con ansia l'originale.

Ho trovato invece una vita ed un'arte che mi hanno ipnotizzato; un impegno sociale che non conoscevo. 
Ho visto Roma attraverso la sua lente colorata ed i suoi tratti morbidi, ho temuto l'orrore della guerra attraverso il tratto deciso e nervoso della sua matita, mi sono adagiata su una spiaggia di Ostia rumorosa e confusa tra la folla del funerale di Togliatti. Ho conosciuto Moravia e gli avventori del Caffè Greco di via Condotti. Respirato l'aria salmastra delle pendici dell'Etna e l'odore di merce fresca della Vucciria, misto a quello di arance e limoni. Tossito al fumo delle onnipresenti sigarette degli autoritratti. Scivolando tra i tetti, strusciandomi sui muri, mi sono sentita proiettata in un mondo di disperazione e poi speranza della rinascita del dopoguerra.
E se "dipingere è essere ispirati da ciò che si vede" come diceva lui, anche guardare queste opere è una grande ispirazione. Imperdibile. 


1 comment:

vainindia said...

...bellissimo...e, come al solito, scritto benissimo...ti abbraccio