"Mio padre mi trattava come un animale. Dai sedici ai ai ventidue anni sono stata rinchiusa in una cantina. Nemmeno una volta, in quel periodo, ho visto la luce del sole. Lui mi violentava, e portava con sè altri uomini; mi picchiava e bruciava il corpo con liquidi corrosivi. Mi diceva:"Non ti ucciderò, ti farò semplicemente soffrire per sempre" (Yasmin, nella foto).
Questa storia è stata raccolta dalla fotografa Samar Hazboun attraverso il progetto Hush, che racconta le storie di donne palestinesi violentate ed abusate e finite poi in case di accoglienza, da cui non possono uscire a causa delle reazioni di rifiuto della società in cui vivono. Il progetto mira a far conoscere la loro vita quotidiana, mettere in luce le loro preoccupazioni, e far capire come sono riuscite a reagire a queste situazioni, spesso al limite dell'umano.
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