Wednesday, December 21, 2016

Un ritorno alla Grande Madre

"Tentativi quali quello di reinserire la donna come "Archetipo dell'elemento materno, conservativo, protettivo e sostentatore della vita" sono evidentemente connessi al malessere della struttura patriarcale della nostra realta' sociale, entro la quale sono richieste ed hanno successo proprio le caratteristiche opposte a una maternita' equilibratrice e pacificatrice. Le epoche di intima insicurezza e di crisi d'identita' - in particolare se successive (o contemporaned n.d.r) a catastrifi provocate dagli uomini - sono un buon terreno di cultura per le religioni femministe." scriveva Franz Baumer nel suo libro "La Grande Madre" nel 1993.
 
In un periodo di incertezza ed inabilita' politica, di guerre dal potenziale distruttivo enorme, della disumanita' totale per cui si arriva a dire che "e' meglio che profughi e poveri anneghino in mare, piuttosto che venire a rubarci il lavoro", di violenze domestiche per lo piu' ai danni di donne e minori, del costante rischio di violenze sessuali a cui sono esposte le donne, del mobbing post-partum che spinge le neomamme a licenziarsi e dello strapotere dell'uomo bianco, arrogante, incravattato e di mezza eta', anch'io penso fermamente che il ritorno del femminino sia una risposta doverosa. E non parlo di femminilita', di pizzi e tacco 12, di unghie laccate e capelli freschi di parrucchiere. Parlo delle caratteristiche femminili che nella stragrande maggioranza dei case fanno si' che la donna scelga la vita. Di avvolgere nel suo scialle il bambino impaurito, seppur non suo, di poteggere e custodire la vita che lei sa quanto sia difficile traghettare su questo mondo. Che scelga di non imbracciare fucili ed armi, di non dedicarsi all'arte della guerra a servizio della morte. Il femminino della sorellanza, della comprensione, l'arte dell'abbraccio, della guarigione e della spiritualita'. Io rimango del parere che l'esperienza umana sia un pezzo dell'esperienza di anime in progressiva crescita e per quanto la violenza possa far parte di questa esperienza, riuscire a bilanciarla con l'amore ed il rispetto mi sembra fondamentale in un momento in cui la violenza nelle sue forme piu' abberranti sta prendendo il sopravvento su tutti noi.

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