Friday, May 26, 2006

Il cammino interrotto della scienza

Gli Arabi sono stati coloro che hanno spinto nell'antichità il progresso scientifico a livelli sublimi. Padri dell'algebra e della medicina, nei secoli hanno rallentato questa corsa. Un'indagine del New Scientist si chiede perchè, e traccia tre motivi fondamentali:
1. scarso investimento di questi Paesi nella ricerca
2. difficoltà a reperire informazioni. Quasi tutte le recenti ricerche/scoperte sono scritte in Inglese e pubblicate su riviste specializzate straniere. Poco ancora viene tradotto in Arabo e reso fruibile a tutti
3. mancanza d'incoraggiamento al pensiero critico. Nel mondo islamico antico fiorivano i dibattiti nelle università: gli studiosi potevano pubblicare scritti che oggi incorrerebbero nella censura. La ricerca di qualità si basa sulla libertà di pensiero, d'espressione e di pubblicazione, che purtroppo manca nella maggior parte dei Paesi islamici.
(..) la libertà di superare i limiti e di sfidare i dogmi è un ingrediente insostituibile del progresso scientifico.
(Internazionale, 21/27 aprile 2006)

1 comment:

Anonymous said...

... ho visto due muratori che mescolavano la malta a terra con le mani, e poi la spalmavano sul muro, sempre con le mani ... ho visto un operaio che, per sagomare un grande blocco di pietra la batteva con un grosso e pesante martello ... nonostate l'Egitto non abbia grandi estensioni di piantagioni di alberi, ho visto tante e tante impalcatre di legno ... non solo c'è un'abisso tra il mondo scientifico Arabo di ieri e quello moderno, ma sembra ci sia un "medioevo" della tecnologia (senza generalizzare, of course)... mandi