Monday, September 04, 2006

Murata viva


Si' avete capito bene: mi sento come in un romanzo di Egdar Allan Poe. Certo e' un muro virtuale quello in cui mi sento imprigionata, but still... apprendo ora contemporaneamente che ad Amman qualcuno ha sparato su una folla di turisti occidentali, uccidendo un inglese. Allo stesso tempo, una persona che conosco e che lavora nel settore dello sviluppo e' ferma da ora a Tel Aviv, senza poter accedere alla Palestina e Dio solo lo sa quando ne uscira'.
Mi chiedo se voi lassu' in Europa lo percepite questo muro impalpabile che giorno dopo giorno si rafforza isolando questa regione. Se anche voi sentite che gli sforzi per costruire un dialogo, che costano fatica alle persone di buona volonta' da entrambe le parti, si dissolvono nel nulla. Se anche voi vedete la pace come una bella scatola ricoperta dei colori dell'arcobaleno. Ed irrimediabilimente vuota.

E' frustrante lavorare in Medio Oriente.

Ma io mi sento ugualmente una privilegiata, perche' con le mie piccole attivita' quotidiane avro' comunque cercato di creare qualche piccola crepa qua e la', in questo muro assurdo.

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