La ricerca di una casa continua

Anche oggi, dopo il lavoro, mi sono avventurata alla ricerca di un nuovo appartamento. Almeno questa volta ero con Jo, hamdulillah.
Insomma, la mia amica Nermine mi chiama dicendo di aver visto un appartamento very decent, cozy and clean e mi pare che ciò faccia al caso mio. Non troppo expensive, giusto giusto nel mio budget.

Arrivo a questa casa, meno di una decina di piani con una grande insegna nera che dice "Amour" con un cuore rosso sopra la R. La casa sembra un casino (in qualunque accezione voi intendiate il termine, non sbagliate). Infatti nello stabile vige il caos più completo, non uno scalino è uguale all'altro e cavi elettrici si frappongono al vostro passaggio: nessuno sa da dove arrivino, ma soprattutto dove vogliano andare.

La padrona dello stabile è anche la titolare dell'azienda Amour, "casa di moda import-export". In realtà con i suoi capelli rosso fuoco, il lucidalabbra rosso cerasuolo e i kili di ombretto blu sembra davvero la maitresse di una casa di appuntamenti. Si chiama pure Lulù.

Purtroppo la casa delude alquanto le mie aspettative: è scarna, ha un fonello coperto da logori fogli di alluminio ed è al primo piano, alla mercè di vicini e conoscenti tutti.

Ormai mi restano solo due opzioni: restare dove sono e chiedere al landlord di fare un po' di lavori in casa, oppure sperare nell'appartamento di fronte, vuoto ed abbordabile, sul quale ho già discusso con il mio ex-vicino (che è anche un ex- marito, ecco perchè la sua casa è vuota), definto una volta in piscina (dove l'avevo incontrato per caso) dalla mia amica Daiana un gran "lumacone".

Chi vivrà vedrà ....