Saturday, March 01, 2008

Nell'avvilimento non c'è posto per l'incanto.

Una frase di Aldo Grasso sul Grande Fratello mi piaceva come titolo di questo post, che intende in realtà parlare di tutt'altro. Ciò di cui vorrei parlare sono i mendicanti. Che voi viviate a Nord o a Sud nel mondo, troverete sempre qualcuno che vi chiederà dei soldi. Ci sarà chi vi chiederà un euro per raggiungere la somma necessaria a comprare un biglietto del treno, chi chiederà soldi per mangiare o per curare un bambino o un cane. Chi vi chiederà il carrello all'aeroporto o al supermercato (che di solito si prende introducendo una moneta, rilasciata poi quando il carrello viene rimesso al proprio posto), chi vi mostrerà una ferita aperta, chi vi mostrerà un bambino in apparenza addormentato, in realtà drogato affinchè non pianga.

Il business dei medicanti è in genere redditizio, e mai lasciato al caso. Un articolo pubblicato dal Daily Mail dell'aprile 2007, mostrava che un mendicante di Londra arriva a guadagnare anche 280£ al giorno (circa 367 euro). Esentasse. Spesso i clan (uso questa parola in termini molto generali) si spartiscono il territorio, sguinzagliano donne, anziane, bambini e malati, braccio operativo del gruppo, nelle zone più strategiche, vicino alle stazioni o agli hotel a cinque stelle, alle chiese o alle moschee, vicino ai bancomat o all'ospedale. I proventi vengono poi spartiti, probabilmente pochi denari resteranno in tasca a chi è stato seduto a terra tutto il giorno. Ci sono casi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, in cui arti vengono amputati o distorti apposta, per provocare compassione: quella del mendicante diventa così una professione a vita. Leggetevi "Il vicolo del mortaio" di Mahfuz, che descrive proprio una situazione del genere.

Sfruttamento, delinquenza. Molto spesso vittime di tutto ciò sono i bambini, costetti dalle famiglie a stare per strada, a comportarsi in modo da suscitare compasione e sollecitare il passante a mettere mano al portafoglio.

Certi nostri comportamenti incitano inconsapevolmente alla delinquenza. Spesso dare soldi per strada alimenta un business perverso, che sfrutta gli individui più deboli privandoli dei loro diritti. I bambini che vedete per strada a Milano, Roma, Cairo o Nairobi, dovrebbero essere a scuola. E' un loro diritto.
Spesso comprare le imitazioni delle borse o degli occhiali firmati per strada alimenta un giro criminale, in cui chi guadagna usa manodopera a basso costo, e gudagna in nero.

Etico è pensare alle conseguenze delle nostre azioni, non fare ciò che al momento ci sembra più facile. Se un bambino fa pena, aprire il portafoglio e lasciar cadere una moneta nella sua mano farà star bene la vostra coscienza, ma non quel bambino.

Dice un saggio indiano: la via giusta è sempre quella più tortuosa.

1 comment:

Anonymous said...

chiara...grazie per questo post...
ti abbraccio forte dalla tua cara india
valentina