
Il business dei medicanti è in genere redditizio, e mai lasciato al caso. Un articolo pubblicato dal Daily Mail dell'aprile 2007, mostrava che un mendicante di Londra arriva a guadagnare anche 280£ al giorno (circa 367 euro). Esentasse. Spesso i clan (uso questa parola in termini molto generali) si spartiscono il territorio, sguinzagliano donne, anziane, bambini e malati, braccio operativo del gruppo, nelle zone più strategiche, vicino alle stazioni o agli hotel a cinque stelle, alle chiese o alle moschee, vicino ai bancomat o all'ospedale. I proventi vengono poi spartiti, probabilmente pochi denari resteranno in tasca a chi è stato seduto a terra tutto il giorno. Ci sono casi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, in cui arti vengono amputati o distorti apposta, per provocare compassione: quella del mendicante diventa così una professione a vita. Leggetevi "Il vicolo del mortaio" di Mahfuz, che descrive proprio una situazione del genere.
Sfruttamento, delinquenza. Molto spesso vittime di tutto ciò sono i bambini, costetti dalle famiglie a stare per strada, a comportarsi in modo da suscitare compasione e sollecitare il passante a mettere mano al portafoglio.
Certi nostri comportamenti incitano inconsapevolmente alla delinquenza. Spesso dare soldi per strada alimenta un business perverso, che sfrutta gli individui più deboli privandoli dei loro diritti. I bambini che vedete per strada a Milano, Roma, Cairo o Nairobi, dovrebbero essere a scuola. E' un loro diritto.
Spesso comprare le imitazioni delle borse o degli occhiali firmati per strada alimenta un giro criminale, in cui chi guadagna usa manodopera a basso costo, e gudagna in nero.
Etico è pensare alle conseguenze delle nostre azioni, non fare ciò che al momento ci sembra più facile. Se un bambino fa pena, aprire il portafoglio e lasciar cadere una moneta nella sua mano farà star bene la vostra coscienza, ma non quel bambino.
Dice un saggio indiano: la via giusta è sempre quella più tortuosa.
1 comment:
chiara...grazie per questo post...
ti abbraccio forte dalla tua cara india
valentina
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