Thursday, October 16, 2008

Gli immigrati 'nuova frontiera' delle compagnie assicurative

ROMA - Il sistema bancario li guarda con interesse solo da qualche anno, dopo aver scoperto che gli immigrati sono clienti affidabili e ambiziosi, che guardano con fiducia al futuro, e ha destinato loro prodotti specifici e anche alcune filiali dedicate. Politica che sta dando i suoi risultati, anche se ancora adesso il 30,8 per cento degli immigrati in Italia non possiede un conto corrente. Il mondo delle assicurazioni sta arrivando adesso alle stesse conclusioni delle banche, e quest'anno, alla settima edizione del Forum Axa-Mps, a Roma, si è dato appuntamento con due ricerche e anche alcuni progetti per 'aggredire' finalmente questo segmento.

Secondo il rapporto presentato dal Cespi (Centro Studi politica internazionale) solo il 42 per cento degli immigrati in Italia è titolare di un prodotto assicurativo. E questo per tre ordini di ragioni, a quanto risulta dall'indagine presentata dall'istituto di ricerca GPF: un terzo del campione dichiara di non essere interessato, un altro 33 per cento dichiara di non poterne sostenere i costi, mentre il resto degli intervistati dichiara di non conoscere i servizi assicurativi.

E' chiaro che questi dati potrebbero essere molto diversi se le compagnie assicurative offrissero agli immigrati prodotti su misura, come avviene all'estero: per esempio qualcosa tipo il britannico 'Child trust fund' o il sudamericano 'Seguro de remesas'. Infatti, secondo l'indagine del Cespi, le esigenze degli immigrati sono peculiari anche rispetto a quelle del segmento della clientela 'low income', a basso reddito, nel quale le compagnie assicurative li collocano in modo piuttosto sommario.

Infatti gli immigrati inviano molto denaro nei paesi di origine, e sono spesso giovani con figli piccoli, con l'esigenza pertanto di garantire loro un futuro adeguato ciclo di studi. Un prodotto assicurativo mirato, per quanto è emerso dall'Axa Mps Forum 2008, dovrebbe essere strutturato sulla falsariga del microcredito offerto da banche e società finanziarie: si parla infatti di 'micro-assicurazione'.

Micro, però, non ha un significato riduttivo. Perché gli immigrati, come emerge dall'indagine del Cespi, hanno grandi ambizioni, anche maggiori di quelle degli italiani. Il 32,1 per cento si pone come obiettivo quello di "avere molto denaro": tra gli italiani questa percentuale si ferma al 14 per cento. Il 21,1 per cento spera di avere successo, contro l'11,9 per cento degli italiani.

Tali ambizioni vanno adeguatamente supportate, sono le conclusioni alle quali sono arrivate le compagnie assicurative italiane, piuttosto dopo rispetto a quelle degli altri Paesi. Anche perché gli immigrati si dichiarano assolutamente ben disposti verso i prodotti assicurativi: il 59,7 per cento dichiara che "la vita è più tranquilla con una buona assicurazione", contro il 51,8 oer cento degli italiani.
(Rosaria Amato,La Repubblica, 16 ottobre 2008)

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