Solo ieri leggevo l'articolo che descriveva la disavventura del povero Presidente uscente Bush, obiettivo di un improvvisato lancio di scarpe da parte di un giornalista iracheno. Avrebbe potuto fare di peggio, invece si è limitato a chiamare "cane" il Presidente, insulto per altro molto forte in arabo, mentre si sfilava e lanciava entrambe le sue calzature alla volta di un atterrito Bush. Anche colpire qualcuno con una scarpa nel mondo arabo è segno di grande disprezzo. Da ciò è scaturita una serie di reazioni nel mondo virtuale, che vanno dal gioco Sock and Awe (attraverso il quale 5.100.000 scarpe sono già state "lanciate" virtualmente alla volta del faccino di Bush, che appare sorridente e scompare contrariato quando viene colpito), all'omonimo gruppo sull'ormai onnipresente Facebook, che registra già 54 membri, dai nomi prevalentemente arabi.
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