Friday, January 23, 2009

La vita va avanti, e di cose al mondo ne accadono sempre tante. Una notizia che si accaparra le prime pagine dei giornali per uno, due, dieci giorni, prima o poi diventa necessariamente obsoleta. Cancellata da qualcosa di nuovo, pressante, urgente, che poi svanirà, come il vapore sopra una pentola a pressione, nell'etere.

Dietro, rimarranno le persone, i protagonisti, che avranno pianto, riso, sofferto, vissuto.

Il ritiro dei militari israeliani a Gaza, ha cancellato questa realtà dalle prime pagine dei giornali. Ora ci rimangono i reportage, ma quelli sono riservati a chi vuole approfondire, sapere, affondare il naso nelle piaghe di una società sfatta. Però è grazie alla curiosità di chi mescola la propria vita linda e intatta con quella dei relitti e dei sopravissuti, che anche a noi si svela la realtà. Guardiamo con gli occhi di chi è riuscito ad entrare a Gaza gli sguardi attoniti, le mani impastate di polvere, le case frantumate, le macerie ingombranti. E in qualche modo quella realtà sopravvive e convive con noi, che siamo già presi da altre notizie, da altri stimoli. Da altre storie di vita.

PS: vi segnalo il blog di Federica, che fa la giornalista, e che sta testimoniando ciò che accade ora a Gaza: http://www.milleminareti.blogspot.com/

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