Friday, September 25, 2009

Oreste

Abbiamo un modo tutto nostro di comunicare, io e Oreste. Lui riconosce i miei passi ed il modo in cui le mie chiavi tintinnano quando le estraggo dalla borsa. Non appena entro dal pesante portone di legno del palazzo romano in cui abito, lui mi corre incontro. Se non lo vedo, muovo un po' di più le chiavi, appesantisco i passi, e l'aspetto.
Di solito saliamo le scale a piedi, insieme. Ci fermiamo ad ogni scalino, io gli parlo e lui si fa accrezzare. Un giorno siamo saliti assieme in ascensore. Oggi ho preso l'ascensore da sola, e mentre salivo ho sentito che mi chiamava. Poi l'ho trovato ad attendermi proprio di fronte alla porta del mio appartamento.

Oreste è solo un gatto, ma vederlo è una gioia. Bianco e grigio, con un delizioso nasino rosa. E affettuoso, cerca coccole da tutti. Ma tra tutti, mi piace sapere che sono una delle poche di cui riconosce il passo, e che attende alla sera al rientro a casa.

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