Saturday, December 19, 2009

Valerie Solanas


Il 3 giugno 1968, una donna di nome Valerie Solanas sparava ad Andy Warhol, ferendolo gravemente. Valerie era una donna non convenzionale. Un'infanzia travagliata l'aveva portata a vivere per strada, a prostituirsi per denaro e ad amare le donne per reazione alla ripugnanza che provava per gli uomini. Autrice di SCUM (Society for Cutting Up Men, acronimo che in inglese significa anche "feccia") Manifesto, è stata una femminista convinta, fino a dichiarare che l'uomo (maschio) altro non è se non un "incidente biologico".

Ho conosciuto questa figura imbattendomi quasi per caso nel film "I Shot Andy Warhol" di Mary Harron, che racconta per l'appunto la sua storia, in particolar modo l'episodio che l'ha resa nota al pubblico. Un film piuttosto cervellotico e nervoso, con personaggi distinti e ben definiti.

"Tu Valerie, potresti essere la portavoce di una nuova era, dove le donne non hanno più paura", le dice uno degli uomini che incontra. E quando qualcuno dello staff di Warhol l'accusa di essere una "lunatica" lei risponde violenta: "non sono una lunatica. Sono una ribelle. E ci sono molte donne che mi stanno seguendo. Abbiamo visto il futuro. Sarmo noi a conquistare il mondo!"

2 comments:

Anonymous said...

Mi sa che a Te devo proprio augurare buon anno e lo faccio.
Mani . Sax.

Chiara said...

Grazie! Altrettanto =)