Tuesday, June 01, 2010

Non ci sono parole per commentare quello che è successo ieri al largo delle coste di Gaza. Le migliori che ho trovato sono state scritte sul giornale israeliano Haaretz, in un articolo intitolato "A Special Place in Hell", un posto speciale all'inferno, di Bradley Burston.

"We explain, time and again, that we are not at war with the people of Gaza. We say it time and again because we ourselves need to believe it, and because, deep down, we do not."  
Continuaimo a spiegare che noi non siamo in guerra con la gente di Gaza. Lo diciamo continuamente perchè noi stessi abbiamo bisogno di crederci e perchè, in fondo, non ci crediamo noi per primi. 

"They know, as the song about the Lebanon War suggested ("Lo Yachol La'atzor Et Zeh") that we, unable to see ourselves in any clarity, are no longer capable of stopping ourselves."
Loro lo sanno, come suggerisce la canzone sulla guerra del Libano  ("Lo Yachol La'atzor Et Zeh") che noi, incapaci di vedere noi stessi con chiarezza, non siamo più capaci di fermarci.

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