Saturday, December 25, 2010

Il senso di Smilla per il Natale

E' Natale. I giorni di festa scivolano addosso alla maggior parte della gente,ormai lontana dalle tradizioni e dallo spirito natalizio di dickensiana memoria. Nella notte una voce si leva e parla del senso della celebrazione. Ricorda tre concetti che potrebbero essere una guida per gli esseri umani, se solo li accogliessero come propri: giustizia, sobrietà e pietas. Giustizia come equità, come ricerca del giusto ("è giusto chi ha il senso delle proprie responsabilità nell'ambito sociale e occupazionale, in cui agisce al meglio di sè, senza mai approfittare delle situazioni favorevoli, magari alquanto equivoche"); sobrietà come accettare ciò che si ha, soffocando le pulsioni che spingono a volere sempre di più, togliendoci la libertà (sobrio è chi ha il senso della moderazione, che lo fa non eccedere, né nell’accumulo idolatra né nel dispendio dissennato, e lo carica del senso del dovere di contribuire, per quanto di sua competenza, al bene comune. Proprio come segno di corresponsabilità e atto di giustizia). Pietas come tensione spirituale, al di là delle religioni canoniche, o attraverso di esse.
E' seguendo questi valori che l'essere umano può fare la differenza, in questo pezzo di cammino. Perchè valori ed ideali non sono obsoleti, indipendentemente da ciò che ci vogliono fare pensare.

No comments: