Saturday, June 11, 2011

Singapore:sticky and sweet

Prima serata a Singapore. 12 ore di volo, muscoli contratti, articolazioni anchilosate. In un fast food cinese molto locale, si avvicina un tipo che si propone di tradurre la nostra ordinazione al cuoco.
"Where are you from?"
"Italy"
"Oh" fa lui, con aria affranta "Bad economy there,uh?"
"Are you aware of this too?",rispondo io,nonostante tutto,risentita.

Manca solo che mi faccia pat pat sulla spalla. Mangio i miei dumplings con le bacchette, facendo sorridere una signora cinese. In sottofondo, dentro uno spazio dall'architettura coloniale, una band canta canzoni melodiche internazionali. Ci ha portati in questo posto un tassista,dichiarando che è qui che porta a cena la famiglia. Chiaro fast food asiatico con piccoli stand cinesi,giapponesi e coreani con cibi irriconoscibili e tanto vapore che sprigiona dai cestini in bambù. Sui tavoli, caraffe di birra Tiger.

Per il resto, la prima impressione di Singapore è quella di una maglia bagnata che ti si appiccica addosso. Causa dell'umidità tropicale che la caratterizza. E dello stordimento dovuto ai grattacieli e centri commerciali, icona del lusso e di un'opulenza a cui non sono abituata. Ragazze in tacchi e gambaletti bianchi che ti spruzzano profumo Marc Jacobs addosso, red carpet alla moda, Armani in ogni angolo.

La gente non guarda dove cammina,perchè impegnata a leggere i propri messaggi sull'iPhone, tutto è moderno,tecnologico,inquadrato. Niente è fuori posto .. o è solo un'impressione?

1 comment:

Anonymous said...

Solita domanda: il progresso è davveroprogresso? Sempre bello leggerti :-) P