Sunday, September 18, 2011

Ormai presa dal metodo Facebook, per cui si riesce a comunicare molto, scrivendo poco, segnalo anche sul blog due link che si riferiscono all'interessante concetto di masscult/midcult, elaborato dal filosofo americano MacDonald:

"il Masscult è la cultura studiata e fabbricata per le masse di non specialisti da "tecnici al servizio degli affaristi". SonoMasscult quasi tutte le opere cinematografiche, i programmi televisivi e radiofonici e tutti i best seller. Tutti rispondono all'esigenza - inventata, secondo l'autore, da quelli che chiama "signori del Masscult" - di "dare alla gente ciò che la gente vuole".
Dall'altro lato sta il Midcult, forma di cultura ibrida, che prende stilemi e motivi tipici della cultura alta, d'avanguardia, e li degrada trattandoli in maniera superficiale e kitsch, dozzinale. Si tratta di un tipo di cultura destinata alla classe media, anch'essa non specialista e massificata, che aspira all'elevazione artistica, ma vuole evitare le asperità e le difficoltà della cultura alta, la quale postula, per contro, il possesso di alcuni prerequisiti per essere goduta appieno.
Sia il Masscult sia la sua filiazione piccolo-borghese, il Midcult, in quanto frutto della società di massa, non sono affatto genuina espressione del "popolo". Sono, invece, l'infelice incontro fra il capitalismo e la progressiva presa di coscienza (e di potere) da parte delle masse. Dall'asservimento al mercato si origina la necessità che l'opera d'arte sia redditizia: questa concezione non può che dar vita a prodotti che si abbassano a un minimo comun denominatore in contrasto con la cultura alta"
Interessante l'articolo apparso di recente sul sito L'Inkiesta, che fa cadere sotto questa categoria intellettuali italiani come Saviano, Camilleri, Allevi, Petrini, Grillo e Corona.

2 comments:

Anonymous said...

Occhie, masscult midcult. Ma, come "X factor" o il bere una bottiglia intera di wiskey o il guidare contromano, la base di tutto non è la scelta? La nostra scelta? Nessuno mi punta mai una pistola alla tempia quando devo andare al cinema o scegliere un libro. La colpa è mia. O di chi mi ha messo davanti agli occhi ciò che vedo?
P

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