Thursday, September 20, 2012

Nessuno è innocente

Provate a grattare un po' sotto i titoloni della stampa ufficiale, quella che urla che l'America è sotto assedio nel Medio Oriente infiammato dalle proteste. Dalla stampa che sta più ai margini, arrivano notizie di ben altra natura. 

L'antefatto è un film sulla vita del Profeta Maometto, girato negli Stati Uniti, giudicato blasfemo e divenuto miccia di un esplosivo che ha fatto montare le proteste davanti alle ambasciate ed ai consolati americani dalla Tunisia allo Yemen, portando alla morte di diverse persone, tra cui l'ambasciatore  americano a Bengasi. 
Un antefatto che lascia parecchi dubbi, per quanto la sua logica appare semplicistica: davanti ad una provocazione che in occidente sarebbe stata giudicata semplice espressione di libertà, i musulmani hanno avuto una reazione spropositata, attaccando le ambasciate, bruciando le bandiere, e costringendo l'occidente stesso a muovere verso le coste del nord africa le proprie navi da guerra. La tattica della bestemmia

Qual era l'obiettivo di chi ha girato il film, ma soprattutto di chi l'ha finanziato? Aldo Giannuli (ricercatore di Storia Contemporanea all'Università di Milano, Consulente delle Procure di Milano ed esperto di servizi segreti) cerca di dare una risposta su Micro Mega e dalla sua analisi emergono come testa pensante di questa operazione i servizi segreti. Israeliani. In effetti la primissima notizia circolata parlava di nazionalità israeliana del regista del film, poi rivelatosi un egiziano, copto, pregiudicato e residente in America. 

Una montatura quindi, che fa leva sul sangue caldo e delle popolazioni del Nord Africa, già scosse da sedicenti rivoluzioni ed in una situazione di completo caos ed instabilità. Alcuni blog americani (cito Informare per resistere, che riporta il blog di Jim Stone) sostengono persino che l'attacco al consolato di Bengasi non sia mai avvenuto, per il semplice fatto che tale consolato non è mai esistito. 

Che ci sia una macchinazione che fa leva sulle viscere di popolazioni stanche e brainwashed, è chiaro agli occhi di tutti. Gli interessi in ballo sono tanti, i soliti, quelli che necessitano di mantenere lo stato di instabilità in Medio Oriente: Israele? le elezioni americane? il pretesto per attaccare l'Iran? gli interessi  petrolieri (anche arabi)? 

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