Sunday, April 13, 2014

Tadayon Sufi Ensemble

"Quando saremo morti non cercate le nostre tombe sotto terra/ Le troverete nel cuore degli uomini"
Rumi

E' con una canzone sulla gioia della morte celebrata da Rumi nelle sue poesie che termina il concerto del Pejman Tadayon Ensable, un progetto dedicato dall'artista iraniano alla spiritualità ed al Sufismo. E no, non è un concerto noioso.Vi ritroverete a cantare allegramente La ilaha illa Allah, una pubblicità ad Allah, come la descrive Pejman, un modo per celebrare la spiritualità in maniera gioiosa per chi vive lo spettacolo. Che giustamente è uno spettacolo di musica, danza e poesia, e quindi non ha la velleità di assurgere ad un ruolo spirituale anche se di meravigliosa spiritualità orientale è permeato. Due ore volano, mentre si viene rapiti dalle note dell'oud e del tar, o dai ritmi ossessivi delle percussioni. 
Che riportano al principio, da cui nasce lo spettacolo. 

Una poesia di Rumi che dice: 
Io non sono di questo mondo nè dell'altro, non del cielo, nè del purgatorio.
Il mio luogo è senza luogo, la mia traccia è la non traccia.
Non è il corpo e non è l'anima, perchè appartengo all'anima del mio amore.
Ho riposto la dualità e visto i due mondi come uno.
Uno io cerco. Uno conosco. Uno io vedo. Uno chiamo. Egli è il Primo, egli è l'Ultimo, Egli è l'Esterno,  egli è l'Interno.  

Un grazie a Paolo Di Marco che mi ha fatto conoscere quest'artista e vivere quest'esperienza!

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