Sunday, April 13, 2014

"Questo legame tra microcosmo e macrocosmo è presente nelle visioni di Ildegarda di Bingen. In una delle sue famose miniature di Rupertsberg nello Scivias rappresenta il momento dell’animazione dell’embrione. Si vede una donna sdraiata con un bambino nel ventre collegato da un lunghissimo cordone ombelicale al cielo stellato dove un rombo-placenta con innumerevoli occhi sembra soffiare dentro il cordone ombelicale del bambino l’anima sotto forma di formaggio. Intorno al cordone gli antenati del bambino che portano le loro formaggelle ! Per Ildegarda il momento in cui l’embrione riceve l’anima è paragonabile al cagliarsi del latte che crea il formaggio, una teoria antica che ha anche un corrispettivo cosmologico come racconta Carlo Ginsburg nel libro “Il Formaggio e i vermi”. Quello che ci interessa qui, è la “placenta celeste” del bambino, che assurge nella visione di Ildegarda a “divinità placentare”, in grado di mandare l’anima al bambino attraverso il cordone ombelicale."

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