Thursday, October 16, 2014

Il miglior modo di crescere un figlio

Nel 2007 il canale televisivo britannico Channel 4 ha mandato in onda un documentario in quattro puntate intitolato Bringing up baby in cui metteva a confronto tre celebri tecniche sviluppate per aiutare i neogenitori nel loro difficile compito: crescere un figlio.
In pratica, a tre esperte di ognuna di queste tecniche venivano affidate delle famiglie da supportare fin dai primissimi giorni nel loro ruolo di genitori. Il programma metteva poi a confronto le varie metodologie, per identificare quale fosse la migliore per la crescita di un figlio. La prima, supportata da Claire Verity, si ispirava al modello sviluppato negli anni cinquanta da Truby King: solo 10 minuti di coccole al giorno, bambini nella propria stanza dalla prima notte, poppate regolari dal primo giorno e tre ore all'aperto da soli per avere una buona esposizione all'aria fresca. Il secondo, sviluppato negli anni sessanta dal dottor Spock, prevede invece che le coccole ed il contatto fisico non manchino e parte dal presupposto che i genitori siano in grado di capire quali sono i bisogni individuali dei figli. Un approccio molto flessibile, che prevede la presenza del bimbo nella stanza dei genitori, ma in una culla separata. Il terzo, nato negli anni settanta ad opera della psicologa Jean Liedloff e denominato the continuum concept, si ispira ad una tribù amazzonica con cui la Liedhoff visse a lungo e presso la quale notò come i bambini non piangessero mai, perché trascorrevano i primi mesi di vita in un contatto continuo con i genitori,  consentendo al bambino di apprendere attraverso una presenza costante accanto alla madre di cui diveniva un "satellite", sentendosi al contempo al sicuro e protetto. Le coppie che avevano scelto questo approccio erano molto orientate ad uno stile di vita etico e sostenibile, avevano scelto il parto in casa ed erano disposte a passare l'intero corso delle 24 ore a contatto con il bimbo, avvolto in una fascia, o nel lettone con loro. Le coppie che avevano scelto il primo approccio invece, necessitavano di tornare al più presto alla loro vita e quindi bramavano bambini autonomi fin dai primissimi giorni. 

Il programma fu allora piuttosto discusso, soprattutto per quanto riguardava l'accettabilità del metodo King, considerato secondo gli attuali parametri crudele al punto da essere definito una forma di abuso; alla fine però il messaggio che mi è sembrato veicolare è che non esiste il metodo ideale per crescere un figlio, perché ogni famiglia ha le proprie esigenze e le proprie caratteristiche. Come dire: ad ognuno il suo. 

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