Saturday, February 07, 2009

Benvenuti all’agenzia di viaggi Gaza International. Il vostro viaggio inizia a Erez,dove l’attesa per entrare nella Striscia di Gaza è un’emozione senza eguali. Non si sa se e quando si potrà avere il cosiddetto coordinamento per entrare. La parola chiave è:arbitrarietà. Il confine non è un confine,ma un labirinto che inizia con un cancello di metallo,si snoda tra blocchi di cemento,supera controlli umani e numerose aree di controllo telematico(la telecamera vede te,ma tu non vedi nessuno. Giù le dita dal naso!) percorre mezzo km tra Israele e la terra di nessuno,finchè si arriva nella fantomatica e sigillata Striscia di Gaza. Lì le telecamere scompaiono,il metallo si arrugginisce e il cemento si sgretola,le mimetiche e le mitragliette lasciano il posto a sudice tute logore,indossate da volti sorridenti e da mani che chiedono insistentemente la mancia,bakshish. Siamo in “Palestina”, uno stato diviso in due pezzetti, che di fatto e de jure non esiste. Il percorso termina con un tratto di strada sterrata,da cui si intravedono ruderi di abitazioni,ferro e cemento convulsi,macerie da ogni parte e polvere. Oh, la polvere di Gaza! Ti penetra nella pelle, permea qualunque cosa. E’la polvere della distruzione.
Appena si entra in macchina, per lasciare la zona di confine,ecco il posto di blocco locale: tre individui seduti su delle sedie di plastica annotano su un block notes targa e dati dello strano straniero che osa avventurarsi fin qui. La Striscia è sigillata,pochi stranieri ci entrano,nessun palestinese ci esce. A nessun tipo di merce è consentito entrate: derrate alimentari, fiammiferi, lampadine, acqua potabile benzina,piccoli elettrodomestici e persino motociclette entrano da dei tunnel scavati tra la Striscia e l’Egitto. Tanta gente ci ha lasciato la pelle nei tunnel. Ma non c’è altra scelta. O così o l'intera popolazione è destinata a morire di stenti.
Nella Striscia non si produce a sufficienza per il fabbisogno di un milione e mezzo di persone. Le lattine egiziane della cocacola hanno ancora addosso la polvere rossa della terra scavata dai tunnel quando si acquistano nei negozietti.
A Gaza i bambini giocano per le strade,ma non sono contenti. Non hanno niente se non la frustrazione loro e dei loro genitori. Passando in macchina potreste sentirvi chiedere da uno di loro di fargli la cortesia di investirlo. Tanto la morte non sembra una cosa così aberrante, quando non si ha nulla da perdere.
A Gaza la spiaggia è bellissima,e il mare forte e fiero,mediterraneo. Ma le barche sono abbandonate e in spiaggia non ci va nessuno. Ordigni inespolsi, cecchini che sparano dal mare, fogne a cielo aperto che rigano la sabbia con strisce di rifiuti organici malodoranti,meglio evitare.
A Gaza vige una certa equità sociale. Anche se sei ricco con i soldi non te ne fai un bel niente,perché in giro non c’è niente da comprare.
Però a Gaza la gente ha voglia di vivere,perché vive ogni momento come se fosse l’ultimo. E’ qui che si corre veloci,nella giostra della morte. Un attacco improvviso,da terra,da aria,da mare e non ci sei più. La paura aleggia costante. Sai con certezza matematica di non essere mai al sicuro.
Il tasso di povertà è imbarazzante a Gaza. Poco lavoro,quel poco che c’è spesso ostacolato. Immagina di avere una fabbrica di cemento,immagina di possedere un deposito e alcune betomiere. Immagina che un giorno passa un carro armato,demolisce il deposito e ribalta le betomiere come una frittata in una padella, rendendole inservibili. Hai chiuso. Come camperai da oggi in poi? Problema tuo,come tanti tuoi concittadini che hanno ormai conosciuto ben di peggio,che sono caduti sotto le bombe, sei un danno collaterale. Come il vicino che aveva un bel frutteto,raso al suolo,alla radice,dalle ruspe e che non renderà più nulla nei prossimi due anni. Certo il vicino potrebbe buttare dei fertilizzanti per rendere la sua terra più fertile, ma i fertilizzanti possono essere base per armi chimiche e non possono entrare a Gaza. Come camperà il tuo vicino da oggi in poi? Problema suo. Poteva fare a meno di votare Hamas, che comunque tratta la propria gente con arroganza e prepotenza e se non fai quello che ti viene chiesto,ti spara alle gambe.
Il tuo vicino, come te, finirà con il vivere degli aiuti delle organizzazioni umanitarie, mettendo da parte il suo pur forte orgoglio, e aspettando tempi migliori. Come tutti i cittadini imprigionati, nella Striscia di Gaza.

3 comments:

Anonymous said...

Fai conto che sia un attempato , comodo , curiosone.
Pettegolo e carogna.
Ho letto qualcosa di Te .
Data la mia pigrizia , non molto.
Non mi piacciono e organizzazioni umanitarie , ma non mi sembra che il tuo volto non sia ipocrita.
Sei a Gaza.
Hai il culo di viaggiare , ma attenta al culo , spero che Tu abbia il buon senso di conoscere il pericolo , nel mentre odio i pavidi.
Ti controllerò , ma non pensar male.
Vuoi fare l'intellettuale impegnata ?
Sei sotto test.
Credo Tu sappia della valanga di soldi in mano ad Hamas , o Ti sfugge ?
Comunque in TerraSanta , sei nell'ombelico del Mondo.
Vediamo se riesci a sprecare l'occasione?
Vedi di aggiornarmi , Tu che sei giovane , viaggi , non hai paura e vuoi salvare il Mondo.
Non sono più giovane , non viaggio , ho paura delle scomodità e considero la gente feccia .
Non faccio di tutta l'erba un fascio , ma di sterco ne vedo tanto e qualche bel fiore mi da forza.
Vediamo come Te la cavi , ragazzina.
sandro.

Anonymous said...

Fai conto che sia un attempato , comodo , curiosone.
Pettegolo e carogna.
Ho letto qualcosa di Te .
Data la mia pigrizia , non molto.
Non mi piacciono e organizzazioni umanitarie , ma non mi sembra che il tuo volto sia ipocrita.
Sei a Gaza.
Hai il culo di viaggiare , ma attenta al culo , spero che Tu abbia il buon senso di conoscere il pericolo , nel mentre odio i pavidi.
Ti controllerò , ma non pensar male.
Vuoi fare l'intellettuale impegnata ?
Sei sotto test.
Credo Tu sappia della valanga di soldi in mano ad Hamas , o Ti sfugge ?
Comunque in TerraSanta , sei nell'ombelico del Mondo.
Vediamo se riesci a sprecare l'occasione?
Vedi di aggiornarmi , Tu che sei giovane , viaggi , non hai paura e vuoi salvare il Mondo.
Non sono più giovane , non viaggio , ho paura delle scomodità e considero la gente feccia .
Non faccio di tutta l'erba un fascio , ma di sterco ne vedo tanto e qualche bel fiore mi da forza.
Vediamo come Te la cavi , ragazzina.
sandro.

Chiara said...

Mi sembra doveroso rispondere a questo commento, visto che attraverso il blog ho spontaneamente deciso di rendere pubblica parte del mio pensiero.
1) E' vero, sono una persona fortunata. Perchè non ho paura, viaggio,mi adatto e ho la possibilità di osservare e conoscere, prima di formarmi una mia opinione ed esprimere eventualmente un giudizio. Ma la mia più grande fortuna, è che non devo dimostrare nulla a nessuno, anche se ho dimostrato tanto a me stessa.
2) La velleità di salvare il mondo? Per carità ...
3) Il ruolo di Hamas tra la popolazione di Gaza? Non mi sfugge e l'ho scritto. Chi è contro di loro viene estromesso e nei casi peggiori fisicamente gambizzato. La corruzione del governo palestinese è stata una gran rovina per la gente, che quei soldi li ha visti solo transitare sul proprio territorio,diretti a conti in banca personali in lidi ben più tranquilli.
4) Voglio fare l'intellettuale impegnata? Assolutamente sì!

Ringrazio dunque Sandro per aver dedicato del tempo a leggere questo blog.