Sunday, April 26, 2009

Alessio Fralleone

Ho conosciuto questo giovane artista entrando per caso in una galleria di Roma dove esponeva le sue opere. Opere oniriche, personaggi con espressioni quasi da fumetto, dentro a corpi in matura trasformazione. Uno studio del costato, del diaframma, del petto, che l'artista lascia spesso vuoto nei suoi personaggi antropomorfi e crocefissi, mentre dalla carta lucida su cui disegna traspaiono pagine di quotidiani in diverse lingue, anche in arabo, a dimostrare il flusso spesso inconsistente d'informazioni che va a colmare il vuoto che c'è dentro ognuno di noi, di nulla.

Tutto questo me l'ha spiegato Alessio e l'ho trovato davvero interessante.

Ho anche acquistato il suo libro, Storia di una danza, che racconta dello spirito della danza che, essendo privo di gambe, si deve necessariamente impossessare dei corpi dei ballerini per potersi esprimere."Io spirito della danza stanotte conosco tramite questo ragazzo coreografie diverse movenze impreviste possiede tensione nei movimenti una densità psichica eccezionale che sia lui". Il testo è scritto con un pennello, in stampatello e non presenta punteggiatura. E' una lunga poesia d'amore e passione per l'arte.

(Ho "rubato" la foto da MySpace, e con ciò spero di non contrariare l'artista; le opere sono tuttora esposte in vicolo Savelli 9, sede della casa editrice GB EditoriA)

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