Sunday, June 16, 2013

Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare

Finalmente il libro di Susan Cain "Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare" è stato tradotto ed edito anche in Italia (da Bompiani). Lo segnalo perchè è un libro illuminante ed un'ottima guida per vedere con occhi diversi il mondo "introverso". E lo segnalo dopo aver sentito la storia di un bimbo bravo a scuola, di un'intelligenza vivace, dichiarato "problematico" da insegnanti ed educatori perchè preferisce stare in un angolo a leggersi un libro piuttosto che partecipare ai giochi di squdra. Ai genitori è stato proposto di mandare il bambino dallo psicologo per poterlo curare da questa "malattia". In un mondo che non sa smettere di parlare, come dice Susan, in cui la performace scolastica e lavorativa è misurata dal tempo trascorso insieme agli altri (il famoso lavoro in team), chi ha altri modi diversi di interagire con il mondo è fin dall'infanzia emarginato.

Il lavoro che ha iniziato a portare avanti Susan Cain anche attraverso un blog (http://www.thepowerofintroverts.com/) è davvero fondamentale per chi come me e come quel bimbo non ha in realtà alcun problema ad interagire con il mondo, ma solo bisogno di un po' più di tempo fisiologico per sè. Mi hanno infatti insegnato che la differenza in una delle dicotomie in cui il mondo è arbitrariamente diviso (estroversi vs introversi) non è tanto il fatto di parlare o star zitti, quanto il modo di trarre energia e ricaricare le batterie. Mentre i primi derivano energia dallo stare con gli altri e ne hanno dunque bisogno, i secondi traggono energia da un ambiente tranquillo e dallo stare soli con se stessi. Senza che questo significhi che non apprezzano una bella serata in compagnia. Perchè, come dice Hermann Hesse "Come corpo ogni uomo è uno, come anima mai".

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